I grassi sintetici sono lubrificanti in grado di coprire applicazioni con alte temperature, condizioni d’esercizio e durata che vanno oltre i limiti dei grassi minerali. I fluidi sintetici, a differenza dei minerali che provengono da processi di raffinazione del petrolio, vengono ricavati attraverso specifici processi di sintesi. Fanno parte di questa famiglia i PAO (polialfaolefine) i più diffusi, gli esteri o diesteri con ottima polarità sulle superfici, resistenza alle alte temperature, i PAG che assicurano ridotti residui e compatibilità con alcuni elastomeri particolari (EPDM), i siliconi con ottime proprietà scivolanti e i fluorurati per applicazioni in condizioni estreme.
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Prodotto |
Descrizione-Applicazione |
Temp.
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Olio base |
Sapone |
Additivi |
Rheolube 362HB | grasso sintetico con PTFE e FM con eccellenti caratteristiche adesive, indicato per piccole e medie potenze. Compatibile con plastica ed elastomeri. |
-54 +125 |
PAO |
Litio |
PTFE/FM/UV |
Synthy Grease 355 | lubrificante sintetico per cuscinetti con ampio raggio delle temperature di esercizio. |
-40 +135 |
PAO |
Litio complesso |
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Rheolube 365F | grasso sintetico per migliorare scorrimento e capacità di carico. |
-45 +125 |
PAO |
Litio |
PTFE |
Synthy Polymer 402 | lubrificante sintetico con ampio raggio delle temperature di esercizio. Ottimo scorrimento e basso stick-slip. |
-45 +135 |
PAO |
Bentonite |
PTFE |
Synthy Diamond 1010 | lubrificante sintetico con addensante plastico per applicazioni dinamiche veloci con elevata resistenza meccanica ed all’invecchiamento. |
-35 +120 |
PAO |
Polimero |
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Synthy Grease 460EP | grasso sintetico di media viscosità con additivi EP per alti carichi. Ideale per cuscinetti con fattore di velocità medio. |
-30 +160 |
PAO |
Litio Complesso |
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FG Grease 1005 | lubrificante sintetico di media-alta viscosità. Idrorepellente ed EP, ideale in ambienti umidi e in applicazioni con carichi elevati. |
-30 +120 |
PAO/PIB |
Calcio |
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Synthy HTL Grease 5500 | grasso sintetico per medie/alte temperature, eccellente capacità lubrificante, non forma residui carboniosi o lacche. |
-40 +150 |
DIE |
Bentonite |
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Uniflor 4622R | grasso ininfiammabile, addensato con PTFE per altissime temperature o agenti chimici aggressivi. |
-20 +260 |
PFPE |
PTFE |
Lubrificanti sintetici per la manutenzione industriale
In genere i lubrificanti sintetici durano 5 o 10 volte di più rispetto ai lubrificanti petroliferi. Questi lubrificanti possono fornire notevoli risparmi di costo di manutenzione poiché prolungano la durata delle attrezzature ed estendono gli interventi di lubrificazione rendendo il programma di manutenzione più efficace. Riducendo l’attrito i lubrificanti migliorano anche il rendimento meccanico delle attrezzature industriali con conseguente minor consumo di energia e quindi ulteriore risparmio sui costi.
Vantaggi dei lubrificanti sintetici
I lubrificanti sintetici si ottengono attraverso una serie di reazioni chimiche dove pressione, temperatura, e rapporto dei componenti sono accuratamente controllati; si ottiene così un prodotto puro con una distribuzione delle dimensioni molecolari estremamente ristretta ed uniforme.
Questa peculiarità comporta che i lubrificanti sintetici offrono dei vantaggi rispetto i lubrificanti minerali; questi vantaggi possono essere razionalizzati in 6 punti:
- Temperatura di solidificazione nettamente inferiore: un lubrificante minerale di media viscosità solidifica intorno a -10°C, mentre un lubrificante sintetico può arrivare fino a -80°C.
- Bassa volatilità: un lubrificante sintetico può evaporare fino a dieci volte meno rispetto un lubrificante minerale.
- Maggior resistenza all’ossidazione da parte dell’ossigeno: un lubrificante sintetico può decomporsi con l’ossigeno fino a tre volte meno rispetto un olio minerale con stessa additivazione.
- Elevata resistenza del film lubrificante: un lubrificante sintetico forma un film lubrificante più tenace rispetto un lubrificante minerale; i vantaggi sono una maggior capacità di resistere ai carichi ed una conseguente riduzione del coefficiente d’attrito.
- Minor residuo carbonioso: un lubrificante sintetico può generare residui carboniosi, se esposto ad altissima temperatura, fino a dieci volte meno rispetto un lubrificante minerale.
- Miglior compatibilità con gomme e plastiche: grazie ad un’ampia scelta dal punto di vista chimico, i lubrificanti sintetici offrono migliori garanzie in termini di compatibilità con materie plastiche e gomme rispetto i lubrificanti minerali
Tipologie di lubrificanti sintetici
A seconda della natura chimica delle materie prime utilizzate per la produzione dei lubrificanti sintetici, se ne possono ottenere diverse tipologie:
- PFPE (Fluorurati): basso coefficiente di attrito, ampio range termico, elevatissima resistenza ad agenti chimici, resistenti ad alte temperature ed ininfiammabili.
- PAG (Polialchilenglicoli): basso coefficiente di attrito, bassi residui ed elevata capacità di asportare calore; compatibili solo con alcune tipologie di materiali plastici e guarnizioni.
- Esteri: ideali per alte temperature, basso coefficiente di attrito e bassa volatilità; vengono utilizzati anche nella produzione dei lubricanti biodegradabili.
- PIB (Poliisobuteni): vengono chiamati anche polimeri e sono utilizzati per aumentare la viscosità e adesività dei lubrificanti.
- Siliconi: basso potere lubrificante, ottima stabilità della viscosità con la temperatura, ampio range termico e buona resistenza agli agenti chimici.
- PAO (Polialfaolefine): sono le più diffuse e garantiscono un ampio range di temperatura, buona lubrificazione e compatibilità con la maggior parte dei materiali.
Le normative sempre più restrittive, sia in termini puramente prestazionali ma anche ambientali, stanno contribuendo in maniera evidente ad un aumento della domanda dei lubrificanti sintetici rispetto i lubrificanti minerali.